Greenden crea la prima piattaforma Etica della “nuova scienza”E così,IASSP IN COLLABORAZIONE CON GREENDEN pensa e progetta di formare nel prossimo futuro giovani che stanno entrando nel mondo del lavoro o si vogliono riqualificare con un’etichetta ETICA”.…di fronte ai continui progressi della scienza in ambiti emergenti come la clonazione, la proteomica, le nanotecnologie sarà necessaria una nuova generazione di “menti pensanti e nuove forme di consapevolezza e di morale”.Questi pensatori dovranno essere in grado di comprendere a fondo le questioni scientifiche e di aiutare la società a fare scelte importanti e delicate in merito agli sviluppi da incoraggiare e quelli da ostacolare.Allo stesso modo servono data scientists capaci di analizzare l’enorme mole di dati a disposizione ed estrarne informazioni preziose”, figure professionali con competenze ibride.La tecnologia deve essere vista come uno strumento abilitante di cui non possiamo più fare a meno e a cui dovremo adeguarci, dal momento che porterà cambiamento in ogni professione.“Ogni professione avrà una componente demandata alla tecnologia, però la componente empatica e l’essenza umana di ciascun impiego non saranno rimpiazzate, anzi diverranno ancora più centrali”.
Le persone devono essere accompagnate nell’apprendimento e nello sviluppo delle nuove competenze, “occorre che gli individui si pongano in maniera positiva e attiva nei confronti del cambiamento.L’avanzamento tecnologico si traduce in una semplificazione per i destinatari finali. “Utilizzare la tecnologia oggi non richiede più competenze profonde, e grazie all’intelligenza artificiale e alla capacità di tradurre le applicazioni hi-tech in linguaggio umano tutti possono godere dei benefici tangibili. Già adesso interagiamo quotidianamente con assistenti vocali e chatbot, ed è importante valorizzare il potere di democratizzazione garantito dalle nuove tecnologie”.Spesso si concepisce la tecnologia come qualcosa di incombente”, ma dimentichiamo che la tecnologia è uno strumento, e che storicamente ogni innovazione ha avuto un impatto positivo sulle nostre vite”. Il periodo che stiamo vivendo ora è molto meno rivoluzionario di ciò a cui hanno assistito i nostri nonni, tra l’arrivo del motore a scoppio e delle radio. “La rivoluzione di oggi è la connettività, che espande le nostre interazioni su scala planetaria e allo stesso tempo genera un mondo più trasparente, in cui è difficile barare e chi si comporta male deve fare i conti con un sistema che non dimentica”.“Oggi il mondo è dei sognatori“,e chi entra nelle aziende viene apprezzata soprattutto la capacità di stimolare il cambiamento. In passato l’essere sognatori era considerato un difetto, oggi non più. Negli ambienti aziendali la tendenza è di ridurre il senso della gerarchia, lavorando allo stesso tempo sulla capacità di concretizzare le idee. Per questo non si potrà più prescindere dalla capacità di lavorare in gruppo e fare rete”.Nessuno sa che cosa sarà il futuro, ma tutti insieme dobbiamo costruirlo e istruirlo, ricordando che la tecnologia è uno strumento al nostro servizio. Se non saremo noi gli artefici del nostro futuro, vorrà dire che qualcun altro starà scegliendo al nostro posto“.Ceo FounderGreenden